Si racconta di questi esseri, di questi uomini e donne leggendarie già nell’Odissea, oggi ci affascinano ancora… di Sveva Molinaro.

Nonostante creature di tipo Vampirico siano diffuse in numerose culture ed epoche, il termine “Vampiro” divenne popolare solo agli inizi del XVIII secolo, in seguito all’influenza delle superstizioni presenti nell’Europa dell’est e nei Balcani, dove le leggende sui Vampiri erano molto diffuse, sebbene fosse noto anche con altri termini, come il Vrikòlakas in Grecia e gli Strigoi in Romania.
Nel periodo dell’ antica Grecia i Vampiri, secondo testimonianze, erano dei bevitori di sangue, nell’ Odissea ne vengono citati due: Tiresia e le Sirene . Tiresia era uno spirito vampiro chiamato da Ulisse attraverso il sacrificio di una pecora, il cui sangue poi, venne sparso per far uscire allo scoperto l’essere immondo .
Le Sirene , sono delle creature dall’aspetto composto da una testa di donna e corpo di volatile, erano glie della terra, delle fantastiche cantanti che catturavano il viandante attraverso dei canti, al quale poi succhiavano il sangue e mangiavano i resti.
Altre figure di Vampiri dell’antica Grecia sono femminili, come per esempio Empusa , figlia di Ecate Dea degli Spettri, essa poteva mutare la propria forma in quella di animale, si muoveva anche di giorno e si nutriva di sangue.
La credenza ed il timore nei confronti dei Vampiri crebbero a tal punto da far nascere una vera e propria isteria collettiva che portò a piantare paletti nei cadaveri e ad accusare alcune persone di Vampirismo, a costruire gabbie intorno alle tombe e dormire con trecce d’ aglio e croci al collo.
Il concetto del Vampirismo esiste da sempre ( millenni )in culture come quella mesopotamica, ebraica, greca, romana che concepirono diavoli, entità e spiriti che possono essere considerati i precursori dei moderni Vampiri per come li intendiamo oggi giorno.


In tutte le leggende di ogni civiltà passata e presente però i diversi tipi di Vampiri vengono tutti accomunati da una caratteristica chiave che sarebbe quella di nutrirsi nelle più svariate maniere di esseri umani.
Nonostante la presenza di creature simili ai Vampiri in molte antiche civiltà però il folclore così come lo conosciamo oggi si è originato prevalentemente nell’Europa dell’est quando i miti della tradizione orale di numerosi gruppi etnici vennero messi per iscritto e pubblicati.
Nella maggior parte dei casi, i Vampiri erano creature malvagie redivive, nei loro racconti, vittime suicide o streghe, ma potevano anche essere cadaveri posseduti da spiriti malevoli o umani trasformati dopo essere stati morsi da altri Vampiri.
Le cause della Vampirizzazione come la nascita o la creazione di un Vampiro erano molte e delle più svariate nature nel folclore originario.
Nel folclore russo si diceva che i Vampiri fossero un tempo streghe o persone che si erano ribellati contro la Chiesa quando erano ancora in vita.
Secondo la tradizione slava e cinese, per esempio, qualsiasi cadavere che veniva scavalcato da un animale, aveva la possibilità di diventare un non morto.
Anche i cadaveri che non venivano trattati con acqua in ebollizione erano considerati a rischio Vampirizzazione.
I Persiani furono una delle prime civiltà a tramandare racconti di demoni bevitori di sangue: sono stati portati alla luce dei cocci di porcellana su cui erano state raffigurate creature che tentano di bere il sangue degli uomini.
In India, ad esempio, alcuni racconti sui Baital, esseri simili ai Ghoul possono entrare in possesso dei corpi e Vampirizzarli.


Il morso di un altro Vampiro avrebbe Vampirizzato, ma anche un rituale apposito per rendere un prescelto un nuovo Vampiro veniva descritto e pur con molteplici dettagli.
Nei tempi antichi il termine Vampiro non esisteva, bere sangue e simili attività erano attribuite a Demoni o Spiriti e persino il Diavolo era considerato sinonimo di Vampiro.
Oggi la gura del Vampiro è legata soprattutto al cinema e alla televisione, entrambe comunque figlie della Narrativa Vittoriana, non è più un mostro che succhia il sangue alle persone per malvagità e demonizzazione ma una creatura tormentata, capace di innamorarsi e provare sentimenti esattamente come gli esseri umani.
Alcuni esempi di questo tipo sono la saga di Twilight, della scrittrice americana Stephenie Meyer, di cui è stata tratta la trasposizione cinematografica, o la fortunata serie televisiva statunitense The Vampire Diaries, i romanici e gothici Vampiri di Anne Rice nella Saga che racconta le gesta del Vampiro Lestat e dei suoi simili da cui per altro furono estrapolati i film di Intervista col Vampiro e di La Regina dei Dannati; il capostipite indiscusso dei Vampiri moderni poi non lo si può non citare, il grandissimo Bram Stocker con il suo Dracula, e moltissimi altri ancora da Carmilla a Orlok, Morbius e così via …


Per quanto mi riguarda ( come Scrittrice ) anche io ho i miei Vampiri che si possono trovare nei Romanzi da me già pubblicati dal titolo – Y and A – e – K and R – a cui presto si accoderà il terzo ed ultimo della mia Trilogia che avrà titolo – M and A -. Ma i miei Vampiri seppur di stampo moderno e romantico sono creature come noi, non soffrono ne il sole e ne le croci, discendono dalla Stirpe degli abitanti di Mu ed hanno modi singolari e prettamente soggettivi di procacciarsi le energie.
Chiudo questo articolo citando anche altre due grandi categorie di Vampiri : i Real Vampires e Vampiri Energetici.
I primi sono umani ma con determinate caratteristiche particolari che hanno la necessità intrinseca di nutrirsi tal volta di sangue umano o animale e su cui magari in seguito scriverò un’ altro articolo apposito.
Ed i secondi, sempre umani, che non succhierebbero ne berrebbero sangue ma bensì energie vitali ( che si chiamino Prana, Qi o in altri modi ) ed anche di loro parlerò in seguito in un altro articolo dedicato.